Silvana Stremiz – Stati d’Animo
Odio “il forse”, quello che ti lascia in bilico sospeso al nulla.
Odio “il forse”, quello che ti lascia in bilico sospeso al nulla.
L’importante è che tu stia ancora qui ad abbracciare il sole, dopo la lunga notte, dopo il buio del dolore, dopo aver smarrito la strada. L’importante è che tu abbia ancora certezze nel dubbio che ti ha divorato nell’attesa di ricominciare.
Oggi si guarda alla falsità, all’apparenza, al successo, al denaro, alla politica, all’opinabile credibilità della chiesa […]. Tutto indiscutibilmente vero ed attuale, ma la semplicità, la bontà, la voglia di dare? Questi sono argomenti di cui si parla, il problema è che lo si fa mettendoli in dubbio. Oggi siamo un po’ tutti scettici e traumatizzati dalle esperienze per credere in qualcosa di buono.
E poi ci sono quei giorni in cui ti senti sballottata dalla vita che gioca con i tuoi pensieri e ti tiene sospesa senza pietà sulla linea dell’incertezza.
Voglio un pensiero, capace di leggere tutto ciò che si cela nella mia mente. Potente, da scavarmi dentro. Impudico, da farmi arrossire. Indecente, all’altezza delle mie più perverse fantasie.
Noi che ascoltiamo una canzone e la facciamo nostra. Noi, che chiudiamo gli occhi e diamo sfogo alle lacrime. Accompagnate da un lieve sorriso di malinconia o da un vuoto incolmabile. Noi che a volte ascoltiamo quella canzone e ci mettiamo a battere i pugni, perché ci da una carica interiore incredibile. Noi che sogniamo con essa, soffriamo con essa e segniamo con essa i momenti più belli ed importanti. Noi che della musica ne facciamo pane quotidiano per stare bene e per dar sfogo alle emozioni.
A volte hai solo voglia di sentire il suono della voce di una persona alla quale tieni veramente, perché, non lo sai il perché, sai solo che ne avresti davvero bisogno in quel momento.