Francesco Iannì – Stati d’Animo
La notte ha un fascino che il giorno non conosce.
La notte ha un fascino che il giorno non conosce.
Come per singolare precetto, ovunque andasse, quell’uomo andava in una solitudine incondizionata, e perfetta.
Dentro di noi si sono aperte delle crepe. Ognuno all’inizio è una nave inaffondabile. Poi ci succedono alcune cose: persone che ci lasciano, che non ci amano, che non ci capiscono o che noi non capiamo, e ci perdiamo, sbagliamo, ci facciamo del male, gli uni agli altri. E lo scafo comincia a creparsi. E quando si rompe non c’è niente da fare, la fine è inevitabile. Però c’è un sacco di tempo tra quando le crepe cominciano a formarsi e quando andiamo a pezzi. Ed è solo in quei momenti che possiamo vederci, perché vediamo fuori di noi, dalle nostre fessure e dentro gli altri attraverso le loro. Una volta che lo scafo va in pezzi, però, la luce entra. Ed esce.
La cosa in cui era brava era credere nelle sue convinzioni. Era questo che le logorava l’anima, era lei e le sue maledette convinzioni che credeva immutabili e perfette a ferirla di più! Non una sola volta aveva provato ad andare più in la delle sue convinzioni, ed ogni volta che cadevano disarmanti dinnanzi alla realtà erano per lei una pugnalata al cuore.
Aveva gli occhi sempre in tempesta; e lui, solo lui, riusciva a placare i suoi tormenti.
Partendo dal presupposto che tutti quelli che non la pensano come lui siano automaticamente una…
Sul petto una fotografia, di un bacio che non va più via, e questa pazza gelosia mi fa morire senza un noi.