Sebastiano Borsatti – Stati d’Animo
Mi sentivo Dio ma come lui sono morto anch’io.
Mi sentivo Dio ma come lui sono morto anch’io.
Ho avuto modo di conoscere alcuni mendicanti, il loro mondo. Le assicuro, signor Corelli, che sono persone meravigliose, i veri poeti della vita!
Non temere se tutto sembri lontano, inafferrabile è solo una questione di vuoti d’aria creati dalle turbolenze nel cielo del mio cuore.
Nella vita temiamo la morte, nell’amore temiamo un addio.
Amo la vita anche se non l’ho vissuta come avrei voluto. Resta il dono più prezioso che ho ricevuto.
Qui, sospesa in un luogo immaginario tra ombra e luce, dove la luna incontra il sole, immersa nella penombra ovattata dell’aurora, raccolgo e osservo nelle mie mani ciò che è stato, in attesa di tutto quello che sarà, consapevole che solo il tempo, con le sue operose e sapienti mani, porterà nuova luce nelle pieghe oscure e indecifrabili di questa vita mia.
Io sono ciò che voglio essere, il prodotto di una forza acquistata nel tempo. La materia di un coraggio acquisito dalla volontà di essere migliore. Io libera sognatrice capace di sperare ancora nella vita, nell’amicizia e nell’amore. Io, che credo ancora nei miracoli e nella bontà delle persone.