Lailly Daolio – Stati d’Animo
Le emozioni rianimano l’anima.
Le emozioni rianimano l’anima.
Davanti allo specchio mi soffermo a guardare il mio viso per cercare lo sguardo fiero di quella donna idealista, caparbia, sorridente alla vita, fiduciosa verso gli altri ma… non lo vedo più e, intuisco il perché le ferite inferte, le delusioni subite, i grandi dolori hanno cancellato quello sguardo lasciandone uno opaco come questa mia vita insulsa.
Tu sei quel pensiero che arriva senza preavviso e si insinua nella mia mente senza bussare.
Si arriva a un punto certi giorni in cui il silenzio domina, assoluto sovrano di umana necessità, qualsiasi altro bisogno di caos, qualsiasi altro rumore generato da un pensiero che nasce o da uno che muore. Il silenzio, unica via di fuga dalla realtà, unico mezzo per concedere all’anima un po’ di pace. Medita, medita e medita ancora. Medita, l’anima, per non accettare l’amara verità che l’amicizia è solo la facciata per mascherare il proprio bisogno di uno strumento che provveda alle piccole necessità di ogni giorno. Uno strumento da cui ottenere favori, uno strumento che vede, uno strumento che ascolta, uno strumento che parla, uno strumento con un cuore che batte, uno strumento che odia, uno strumento che ama, uno strumento che soffre.
Correre, distrattamente fingere, poi ancora scappare, e fuggire la musica, e cancellare il vento. Correre, da soli correre e afferrare molecole d’aria, e scappare controvento per non ricordare, per non cancellare, per rimuovere per pochi istanti dalla mente. Solo pochi istanti, per poi tornare a fuggire, tornare a cantare, a guardare, a sorridere, a piangere, per poi strapparlo con le dita, quell’attimo di ossigeno, che si chiama speranza.
Ho le ossa stanche a furia di ricomporre i pezzi delle mie delusioni. Ho gli occhi stanchi per il troppo tempo perso ad osservare sogni ormai sbiaditi. Ho il cuore stanco per aver amato forte e troppo a lungo persone che nemmeno se lo meritavano. Ho il sorriso stanco di chi ormai non si aspetta più niente, perché perfino quel poco che aveva le è stato tolto. Ho i pensieri stanchi a furia di ricordare un passato che non è più presente e mai potrà divenire futuro.
Non sopporto quelle persone che parlano di me continuamente e mentre lo fanno ribadiscono che io non sono “niente”. Poveri illusi, convinti di conoscere la mia vita, i miei pensieri e come mi sento.