Claudia Marangoni – Stati d’Animo
Mi perdo sempre in un bicchier d’acqua, anche per le cose più semplici e spontanee del mondo. Ma quand’è che mi perdo in un cuore, in uno sguardo?
Mi perdo sempre in un bicchier d’acqua, anche per le cose più semplici e spontanee del mondo. Ma quand’è che mi perdo in un cuore, in uno sguardo?
A volte vorrei che il mio cuore fosse in garanzia. Vorrei riceverne uno bello lucido, integro, perfetto, disinfettato a pieno. Senza cerotti. Senza schegge, senza toppe. Ma poi mi fermo un attimo e penso di dover solo ringraziare per averne ancora uno di cuore. Per non averlo perso lasciandolo in qualche angolo sperduto di una anonima strada, per non averlo buttato in un amore non corrisposto. Per non averlo abbandonato sul ciglio di una sofferenza. Per aver trovato una coperta che lo riscaldasse mentre dentro era solo inverno.
Quando le parole si esauriscono, quando anche se avresti ancora voglia di buttarle fuori non servono comunque più a nulla, sai che è davvero giunto il momento di iniziare ad avvicinarti a loro, raggiungere tutte quelle che hai lasciato in giro per il mondo. È il momento di tacere e camminare.
Continuare a sorridere nei momenti di sofferenza potrebbe avere cause inaspettate, come non saper più ridere nei momenti felici.
Notte Infinita di quel buio che t’avvolge e in cui tutto scompare.
Proprio quando i tuoi occhi si sono abituati al buoi che un raggio di luce può accecarti.
E alla fine e sempre la coscienza: che ti libera o condanna!