Giuseppe Donadei – Stati d’Animo
Tutti viviamo con la sensazione che ci manca qualcosa. Il pericolo è che questa sensazione ci possa distrarre da ciò che abbiamo.
Tutti viviamo con la sensazione che ci manca qualcosa. Il pericolo è che questa sensazione ci possa distrarre da ciò che abbiamo.
Anche nell’infinito esiste la fine!
Amo guardare le nuvole e m’incanto. Amo seguire i loro giochi di trasformazione, il loro evolversi, i repentini mutamenti. Mi fanno pensare al tempo, alle persone, alla sorte stessa, all’imponderabile: Basta un attimo e tutto cambia. In un attimo, niente è come un attimo prima.
Se è vero che io parlo con gli occhi, scusatemi gli infiniti vaffanculo che ci leggerete.
Pochi sanno cosa vuol dire piangere nel ripensare alla propria vita. Io lo so e ho paura. Paura di quello che una volta una persona mi ha detto e cioè che ogni persona ha la sua dose personale di dolore, contata, limitata e che poi, una volta esaurita, non lo si prova più, ma si riceve solo felicità e serenità. Ho paura perché la mia dose sembra inesauribile e perché continuo a sperare. “La speranza è l’ultima a morire” e hanno ragione. Se smettessi di sperare non so cosa mi rimarrebbe. Ma sperare fa anche paura. Io spero che tutto questo finisca e che la mia anima possa drogarsi finalmente con dosi di felicità, ma non succede. Non sono sicura di volere conoscere il mio limite. Vorrei tanto che la mia dose di dolore non lo superasse.
Sono così rare le persone sincere che non mi resta che scusarmi con quelle poche, per la mia (forse esagerata) diffidenza.
Vedo luce, vedo tenebra. Riflessi di me.