Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Mi sento come il sostantivo “soqquadro”, solo in un mondo di regole, un’eccezione in un ordine costituito.
Mi sento come il sostantivo “soqquadro”, solo in un mondo di regole, un’eccezione in un ordine costituito.
Lo so che posso sembrare antipatica, ma non posso farci niente se con chi non mi piace non so fingere. Non so tenere nella mia vita persone di cui non ho stima e di cui non condivido pensieri, atteggiamenti e modi di vivere.
Sai che c’è. C’è che mi sono rotta le palle sì. Mi sono rotta le palle di fare la brava. Da oggi non faccio sconti. Chi sbaglia paga e paga a caro prezzo! Stronza? No di più. Ma solo con chi merita questo mio lato!
La nostalgia abbraccia l’assoluto di ogni dettaglio.
Sorridere spensierata, giocare in un prato fiorito con colori d’arcobaleno, sorridere e mai più piangere, ma non sorrido, non gioco, e non mi sento più bambina dentro, cosa c’è che non va? Credevo di vivere per sempre la bambina in me, Ho forse smesso di sognare? O forse ho perso la voglia di credere? Non so, vorrei, vorrei solo ritrovare quel sorriso che per caso si è perso, e per un attimo sorridere proprio come quando ero bambina in un prato colorato adesso buio!
Quando qualcuno ti entra dentro non puoi tirarlo fuori, non puoi cancellarlo. Lo tieni li intrappolato tra i sentimenti, incastonato nel cuore, protetto dal mondo. Lo tieni li per sempre, anche se a volte fa male.
È uno spreco assoluto il fatto che le tue parole inquinino i miei silenzi.