Ester Pois – Stati d’Animo
Potrei definire la mancanza di un affetto con una gaussiana. Dove in ascissa metterei il tempo e in ordinata la quantità della mancanza.
Potrei definire la mancanza di un affetto con una gaussiana. Dove in ascissa metterei il tempo e in ordinata la quantità della mancanza.
Non sopporto più di essere sempre la prima ad andare verso gli altri per cercare di comprendere, parlare, spiegare, mentre gli altri se ne fregano altamente di come potrei stare io.
La mia fantasia è troppo luminosa, per lasciarla spenta e i miei sogni troppo grandi, per restare chiusi in un cassetto.
Se a te non dedico il mio tempo è solo perché tu sei l’insostenibile parte di un tempo indefinito.
Una carezza, una parola di conforto, un abbraccio, uno sguardo sincero, basta poco per stare meglio: noi e gli altri. Non lo neghiamo a chi ne ha bisogno, perché tutti ne abbiamo bisogno. E non cerchiamo i “grazie”, gli “osanna”, le esaltazioni. Come pure, non aspettiamoci premi adesso; anzi, riceveremo tanti “schiaffi”. Chi vede tutto, saprà lui se e come ricompensarci. Tutto a tempo debito.
Il tempo che trascorri con chi ami raddoppia la felicità, ma anche le lacrime si dimezzano insieme alle persone che amiamo.
Ho visto persone crollare senza perdere il sorriso. Ho visto lacrime che non davano nessuna emozione. Ho visto la vera gioia in occhi che splendevano di semplicità. Ho visto ragazzi che pur avendo tutto, si perdevano come se nulla fosse. Ho visto troppo, è questo “troppo” a volte è davvero difficile da accettare. Purtroppo la gente in questa società fa a “botte” per apparire, ma non per “essere”.