Edvania Paes – Stati d’Animo
E poi ti metti a contare ad uno ad uno i granelli di sabbia che colano dalla clessidra del’esistenza.
E poi ti metti a contare ad uno ad uno i granelli di sabbia che colano dalla clessidra del’esistenza.
Sono responsabile delle mie parole, ma i miei occhi sono sovversivi e dicono quel che vogliono.
“Magari” è una stupenda canzone di Renato Zero. Io la uso come biglietto da visita, basta saperlo leggere e potrai trovar la strada che ti porta in quel luogo chiamato cuore, dove tutto è possibile.
A quanto pare non sono fatta né per essere amata né per ricevere affetto. Sono destinata a spinger via chiunque provi ad abbracciarmi, e a spostare lo sguardo appena qualcuno mi prende per mano e sorride cercando i miei occhi. Nessuno insiste con me, non valgo la pena di riprovarci. Bisogna avvicinarsi piano o mi spavento, non demordere se al primo tocco mi allontano e ritentare una seconda, terza, quarta volta, e a ogni tentativo rimarrò sempre più vicino, fino a quando sarò io stessa ad avvicinarmi. Nessuno lo capisce però, se ne vanno subito tutti. Sono sbagliata io che non mi lascio andare con facilità. Sono sbagliata io a credere che qualcuno lotti ancora per l’amore. Sono sbagliata io, perché non ne merito nemmeno un po’.
Non mi accontento di un attimo… perché, anche se indelebile, ne rimane solo il ricordo astratto.
Quando il profumo di salsedine ti inebria l’animo tutte le guerre interiori cessano di esistere, è un armistizio tra i sensi.
Tanti perché, poche risposte e intanto viene sera.