Monica Cannatella – Stati d’Animo
Come stai? Seduta. Cosi non rischio di cadere e farmi male un’altra volta.
Come stai? Seduta. Cosi non rischio di cadere e farmi male un’altra volta.
Solo quando smetterai di sopravvivere, inizierai a vivere…
La mia poesia nasce quando il cuore ode venti d’amicizia e amore anche con finestre chiuse ermeticamente… nasce nel pensiero che immagina il sorriso pronto, nasce ai gesti positivi di chi ama e rispetta la vita, nasce per essere parola accarezzante l’attimo malinconico, nasce per donare al presente il futuro di un sogno lasciato stanco ieri!
Tu non mi tocchi con l’anima, è stato questo il mio sbaglio:non dare la giusta importanza a questa cosa.Tu mi tocchi con la pelle, col tuo esistere e importi. Tu mi guardi e mi tocchi perché io sono altro da te, non perché io sono me. Potresti sostituirmi e sarebbe uguale, per te, e sarebbe meglio per me. Quindi me ne vado. Me ne vado da sola, ché sola sono e sola ero, ma non lo capivo e se lo capivo non lo accettavo e giustificavo me e salvavo te. Me ne vado e non so dove e non m’importa e si vedrà. Vedrò cieli stranieri forse scuri forse chiari, annuserò l’aria di altri luoghi e di altri occhi, sarà aria leggera, sarà aria pulita. Gusterò fame e silenzio, mi vestirò di freddo, paura e solitudine, ma sarà la solitudine dell’esser soli e non quella crudele dell’essere in più. I piedi assaggeranno terra sconosciuta, le gambe si stancheranno sulle salite e riposeranno lasciandomi cadere su spiagge lunghe. Raserò i miei capelli e attenderò la rigenerazione del corpo: voglio cellule nuove che non ti conoscano. Ho bisogno di sentirmi libera dai ricordi, affrancata da ogni schiavitù. Passeranno ore giorni settimane mesi, poi un’alba dorata indiscreta mi verrà a cercare, i raggi del sole mi solleticheranno il viso e un soffio di vento mi sussurrerà: è il Giorno, quello che attendevi, sei nuova!
Essere forti non vuol dire riuscire a superare tutto, ci sono cose che ti lasciano li per terra come quando si riceve un pugno in pieno stomaco. Il peggio non è il dolore che provi in quell’istante, no, quello passa, la cosa peggiore è quello che ti rimane dopo, un senso di assoluta impotenza per non aver potuto far nulla se non incassare un altro colpo.
Nel buio della notte certi pensieri sono arcobaleni di luci che rischiarano l’animo donando colore al giorno che verrà.
Il cinismo appare essere la reazione più “economica”, una sorta di salvaguardia emozionale per tenerci al riparo dalla recidiva!