Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Nessuno si rimette dal male di nascere, piaga capitale se mai ve ne furono.
Nessuno si rimette dal male di nascere, piaga capitale se mai ve ne furono.
Capita, nel trambusto delle varie manchevolezze che tormentano andamenti di vita, di scoprire un filo d’oro che poi si anima ricamando nell’indefinito orizzonte del pensiero la parola felicità.
Vorrei assomigliare ad un albero per accogliere nidi grandi e piccoli, per far riposare un viandante stanco, per essere guardato per la sua bellezza, per essere dipinto da mani esperte, vorrei essere il sole che scalda piccole creature infreddolite, che accarezza visi di bambini che giocano, che illumina i cuori chi di vive nel gelo, vorrei essere un gabbiano per volare libero negli spazi indefiniti del cielo, per poter respirare l’aria pura delle alte quote, per poter trovare nuove traiettorie del mio volare, ma non sono ne un albero, ne il sole, ne un gabbiano, sono solo me stessa, che riesce a contemplare tutto quello che la vita le offre e di questo la ringrazio.
Stanotte non ho chiuso occhio, sono stata nel letto in silenzio e ad ascoltare il rumore dei miei pensieri.
Gran parte dei pensieri vengono di notte, perché la notte sei solo con te stesso.
In ognuno di noi c’è un cielo da esplorare per ritrovare le proprie ali.
Le delusioni fanno male ma fanno crescere, aiutano a capire che cosa conta e a cosa dobbiamo dare davvero importanza, perché tutto nella vita arriva si ferma e spesso solo si sofferma e scompare di nuovo.