Edvania Paes – Stati d’Animo
Nei miei rari momenti di lucidità. Non ci capisco niente.
Nei miei rari momenti di lucidità. Non ci capisco niente.
Voglio un tale mortale silenzio, la notte, da poter contare tutti i respiri più lontani, mettendo la mano sul petto del cielo, cogliendo gli ansimi degli astri, facendomi sogno catturato sul rapido movimento ciliare d’ogni luna.Brillo a ogni emissione.L’incubo starà sui fondali disabitati.
Devi imparare a perdonare te stessa, solo così potrai riprenderti la tua vita. Ricordati che l’unica persona veramente importante per te, sei tu.
Non ho mai fatto male a nessuno, ma sinceramente dico, che se solo scopro, che il tuo intento è ferirmi, allora decisamente puoi iniziare ad aver paura di me! Senza violenza, senza urlare… ti assicuro che da donna quale sono, saprei davvero farti male.
All’inizio, ho taciuto, poi, ho sperato, quindi, ho atteso. Adesso, pretendo!
Noi donne siamo sempre pronte a sostenere ed aiutare chi ha realmente bisogno, anche se a volte siamo messe da parte, non corrisposte, la forza che abbiamo supera anche questo, sarà perché siamo noi stesse a donare la vita.
Sono la mia quintessenza; annuso e assaporo la vita, nonostante il vento delle inquietudini mi spazzi agli angoli di strada come carta straccia e mucchio di foglie secche. Il mio respiro esce dagli occhi, piovoso, la grandine dei ricordi come uragano, come mare e burrasca. Mi copro di forza, desiderio e nostalgica passione. Asciugo la pelle con i lampi del cielo e riprendo il mio movimento al tumulto di un tuono.