Antonella Coletta – Stati d’Animo
Mancano le persone. Quelle che ci capiscano davvero. Quelle per cui valga la pena “fermarsi”.
Mancano le persone. Quelle che ci capiscano davvero. Quelle per cui valga la pena “fermarsi”.
Prega perché la tua solitudine ti spinga a cercare qualcosa per cui vale la pena vivere, e grande abbastanza in nome del quale morire.
Dubbi, ombre della notte, silenzio che avvolge, lame che feriscono restano sospesi tra la mente e il cuore, vivono aleggiando posandosi tra le pieghe dei giorni come fiamma, accendono il fuoco bruciandoti fino a consumarti.
La finiamo con gli eccessi e gli struggimenti d’animo? Iniziamo a vedere le cose nane per come sono e non lasciandoci ammaliare ed anestetizzare dalle ombre riflesse nelle caverne del nostro cuore? Ho sempre creduto che se riuscissimo a catturare le impressioni, prima che con gli occhi, con il naso e le mani, le sensazioni che ne avremmo tratto sarebbero state complesse, ma nell’ordine del reale; gli occhi sono soggetti a troppi giochi di luce per dirsi obiettivi, come quando sei fuori, esposto troppo a lungo al sole, poi, entri a casa e vedi il sole dappertutto. Funziona più o meno così.
Il tempo trascorso con le persone giuste cancella il tempo passato con le persone sbagliate.
Dare. In fondo è l’unica cosa che so fare. Tutta me stessa. A piene mani. Senza condizioni. Senza aspettative. Senza obblighi. Ma forse alcuni non sanno più ricevere. O la scambiano per debolezza. O pensano di poter saccheggiare. Comprendono ciò che hanno quando l’hanno ormai perduto. Ma a quel punto è troppo tardi. Non urlo. Non strepito. Mi giro, e vado. Senza rancore. Dono solo per scelta. Dono per amore.
Che tutte le strade possano condurti a me. Velocemente o dopo un lungo giro. Ai…