Monica Cannatella – Stati d’Animo
E vivo cosi! Tra un rimpianto eterno e un continuo maledirmi per quello che avrei potuto avere ma non ho.
E vivo cosi! Tra un rimpianto eterno e un continuo maledirmi per quello che avrei potuto avere ma non ho.
Penso e ripenso, ergo sono pensieroso.
Che senso ha sopportare un dolore evitabile?Nessun senso, è la risposta ovvia.Ma a volte quel dolore, così ben miscelato alla speranza che lo stesso si trasformi in sogno o benessere, scava una nicchia nel cuore, un nido nei pensieri, si cuce alla vita, si ricama sulla pelle, si tatua sull’espressione e diventa parte di noi, si sveglia al mattino con noi.Poi a sera finge di assopirsi con noi, ma si agita tutta la notte nei sogni e nelle mani vuote, lasciando giorno dopo giorno un sapore che ci rende distratti e intristisce gli occhi che guardano sempre più lontano.Ma sradicare questo dolore non si può, sarebbe come strappare il cuore a metà, con un rumore secco di pagina antica, croccante, polverosa e fragile.Se fossi, tu, un disegno a matita, io ti giuro ti cancellerei. Lentamente e delicatamente, ma ti cancellerei.Soffierei poi sul foglio di questa vita consegnandoti al primo alito di vento e il ricordo del dolore si perderebbe con te.
Ho una certa età, sopportata malissimo.
Le persone si incontrano. Alcuni incontri sono degni di essere vissuti e ricordati. Altri si perdono nel niente, fanno soffrire grandi dolori e delusioni e poi il tempo ti dirà che perderli è stato solo una fortuna.
Stare bene con se stessi, significa volersi bene.
Spesso nei pochi anni che avevo vissuto mi era capitato che una frase di un libro, di una canzone, o di una poesia, raccontasse, o rispecchiasse in modo limpido, la mia vita; era come se narrasse una storia mia, o riuscisse a leggere il mio pensiero. Quando succedeva, ogni volta in me partiva un film, in cui quella canzone era la colonna sonora, o quel libro era il narratore; così mi veniva spontaneo un mezzo sorriso e mi perdevo nei miei ricordi.