Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Mi sento come un pannello solare, traggo energia dal sole e la distribuisco sotto forma di sorrisi, è appurato che io sia un animale ad animo freddo.
Mi sento come un pannello solare, traggo energia dal sole e la distribuisco sotto forma di sorrisi, è appurato che io sia un animale ad animo freddo.
L’essere umano è ponderatamente autolesionista. Di fatti ricorda con più facilità gli avvenimenti dolorosi rispetto ad una gioia!
La sofferenza si abbraccia alla disperazione, e rinasce con la speranza!
Per ogni persona che si lamenta, ce n’è almeno un’altra che nel frattempo le sta fottendo l’oggetto della lamentela.
L’urlo dell’assenza è un’enfasi d’appartenenza.
Erano sottili e ben strani, pensava, i collegamenti che si potevano stabilire tra cose in apparenza non connesse: dipinti, parole, ricordi, orrore. Sembrava che tutto il caos del mondo, disseminato in qualche modo sulla Terra dal capriccio di dèi ubriachi o imbecilli – una spiegazione valeva l’altra – o di spietate fatalità, potesse vedersi di colpo ordinato, trasformato in un insieme dalle proporzioni precise, sotto la chiave di un’immagine inaspettata, una parola detta per caso, un sentimento, un quadro contemplato insieme ad una donna morta dieci anni prima, ricordato adesso e ridipinto alla luce di una biografia diversa da quella di chi l’aveva concepito. Di uno sguardo che forse lo arricchiva e lo spiegava.
Dormono i fili d’erba schiacciati dall’umido e dal corpo, dormono i granelli di sabbia fattisi orme sotto i miei passi, dormono le cortecce di salici che hanno sostenuto pensieri e stanchezza. Dormono tutti… e sussurrano: “Dove sei stato in questo tempo?”, e il mio risveglio: “A parlar di voi”.