Valeria Violetta Camboni – Stati d’Animo
Ci sono canzoni che sembrano parlare di me. Ci sono suoni, odori e sensazioni da far venire i brividi. Ci sono io e la mia sensibilità.
Ci sono canzoni che sembrano parlare di me. Ci sono suoni, odori e sensazioni da far venire i brividi. Ci sono io e la mia sensibilità.
Le rose hanno le spine, eppure non è la fine. È vero; nonostante le rose siano decorate da spine, profumano di amore, di vita, di cuore.
So di essere una persona difficile. Accettare i miei silenzi, le mie lune storte, i miei problemi, starmi al passo e mettere in ordine tutto il macello che mi frulla in testa non è da tutti. Stare con me è una grossa responsabilità. E si sa, le grosse responsabilità non piacciono a nessuno.
Dire “va tutto bene” suona così soavemente, è la bugia a cui tutti vogliono credere, un inganno elegante, placebo per l’animo.
La semplicità che si racchiude in un sorriso è una boccata d’aria fresca, qualcosa di speciale, il sole si stringe e illumina ogni pensiero e la vita si riassume in un attimo intenso che profuma di verità e vita puramente sentita da chi ha occhi per vedere ciò che si può scrivere nel libro dei ricordi.
A volte persino sentirsi sbagliati diventa monotono, e prima o poi dal noioso e fallimentare presente si impara a costruire un futuro migliore.
Sento l’acqua scorrere uno scricchiolio di legna arsa, una televisione accesa, un film drammatico, un frigo in funzione, grida di bimbi. Odo il mio respiro e il lieve rumore di questa penna, che scrive cose banali, ma vere!