Non potrei pensare ad altro materiale, per il senso di colpa, che non a quello che possa impastare la coscienza con il cemento armato per costruire le colonne che fintamente reggono l’impalcatura di una presunta espiazione.
Se penso all’infinito e lo paragono all’orizzonte penso: l’infinito non solo non lo puoi raggiungere, ma non lo puoi nemmeno vedere. L’orizzonte a confronto lo puoi vedere, ma non lo puoi raggiungere. Però se lo raggiungi è stupendo perché solo in quel caso puoi immaginare di vedere l’infinito, almeno dentro di te.
Il mio dolore oggi sarà la mia forza domani!
Henri Daniel-Rops: Ogni uomo, degno di questo nome, conosce in sé, nel più profondo del suo essere, il dramma che Rimbaud ha sofferto e del quale ci ha lasciato la testimonianza.
Cercare di arrivare al tuo cuore, sapendo che non vuoi, che non t’interessa.Cercare di strapparti un sorriso, sapendo che non è a me che lo vorresti donare.Cercare di capire perché, a volte, incrociamo i nostri sguardi e per un attimo, ci perdiamo insieme.Cercare tutto… e non trovare niente.
Ci si nasconde dietro parole scritte forse perchè non riusciamo ad essere onesti neanche con noi stessi.Siamo bravi ad accusare, siamo bravi a fare i moralisti, siamo tutti con alti valori e paladini della sincerità. Tutto questo solo con la complicità di un foglio e di una penna.Ma poi come siamo realmente con i nostri amici ed i nostri cari. Ci celiamo dietro scuse banali, falsi sorrisi, giustificazioni e non riusciamo a dire veramente quello che pensiamo e proviamo.
Sto cercando di imparare a non aspettarmi nulla dagli altri, questo e’sicuramente il modo migliore per non rimanere irrimediabilmente delusa.