Roxane Lemondrop – Stati d’Animo
Non ti ho lasciato ancora, lo hai fatto tu.
Non ti ho lasciato ancora, lo hai fatto tu.
L’essere umano è ponderatamente autolesionista. Di fatti ricorda con più facilità gli avvenimenti dolorosi rispetto ad una gioia!
Come si può odiare in un giorno in cui il sole ti scalda la pelle?
Si pensa che attraversare il “grande freddo” sia un viaggio come un altro. Che quel “biglietto” di sola andata non faccia paura. Si pensa di non avere bisogno di niente e di nessuno. Ma si sbaglia, sai? Si viaggia da soli in mezzo al freddo, nascono le paure che non sapevi di avere. Le certezze vanno a farsi “fottere”. E tutto è così maledettamente difficile e complicato. La speranza di un po’ di pace non ti basta, non sazia la tua consapevolezza del dopo, perché di “quel dopo” non sai che fartene. Quel salto di “dimensione” è un salto così difficile da compiere, anche con “la freddezza della serenità”. E non ti basta neppure credere in Dio, o sperare che ci sia un Dio ad accoglierti alla fine di quel viaggio, per renderlo un “viaggio accettabile”. Perché “quella fermata” non è accettabile. E quel cuore sterile vorrebbe battere di nuovo.
Sento mia la felicità come sento, che sia mio, il mio cuore…
Sono sola anche in mezzo alla gente perché tu non ci sei.
A volte devi tacere, anche se dentro ti si sta scatenando la più cruenta delle guerre.