Orazio Santagati – Stati d’Animo
Odio la solitudine solo quando non riesco a dargli un perché.
Odio la solitudine solo quando non riesco a dargli un perché.
Sono imbranata a tratti, pasticciona del cuore, impulsiva spesso. Non tengo le parole in gola, ciò che penso lo dico, soprattutto se ho stima o nutro affetto per una persona. Credo che le belle parole le sappiano dire tutti, è con la verità che molti si inceppano. Ma se amo col cuore sono sincera. Sono distratta e sogno tanto, anche ad occhi spalancati. E mi metto in gioco, vado in crisi ogni tanto. Ma tra tutti i difetti di cui mi nutro e circondo disconosco l’invidia. Io non riesco ad esser invidiosa soprattutto di chi amo. E l’invidia la riconosco anche se a volte è ben nascosta, ma anche nel silenzio urla. E chi mi invidia non mi dà forza, mi delude e scuote dentro. Fa male. Chi mi invidia, non lo riconosco come amico. Non lo conosco. Punto.
Alle mie spalle non vedo cosa c’è proprio per questo sono cose di cui devo preoccuparmi poco concentrandomi su ciò che ho di fronte. Ma quello che ho alle mie spalle, se pur non lo vedo, lo sento! Sento il peso sulle mie spalle delle bastonate prese mentre mi difendevo da chi voleva ferirmi. Sento i lividi che sulla pelle sono spuntati per farmi spazio nel dolore e risorgere. Tranquilli che ciò che sta alle vostre spalle malgrado sia dietro voi, in parte resterà con voi per sempre.
A volte le idee sono simili a farfalle chiuse in un barattolo di vetro, ma l’ispirazione è quella spinta che rompendo il barattolo le rende libere di poter volare.
Tutto è silenzio –ed io respiro brezzad’atàvico tempo.
Le labbra sussurrano, l’orecchio ascolta, ma sono gli occhi che dicono tutto.
Ah, questa strana sensazione di aspettare qualcosa di nuovo, in un posto che non so, in un tempo già trascorso, o in un prossimo futuro!