Emilio Rega – Stati d’Animo
Quel pessimismo imputato sempre alle menti migliori.
Quel pessimismo imputato sempre alle menti migliori.
Ecco come mi sento: Una mela. Una mela che fuori conserva la sua buccia splendente ma poi la tagli a metà e dentro è marcia, nera.
Perché odio i coltelli? Li odio perché sono stanco di sentirli continuamene conficcarsi nella mia schiena.
Non ti chiedono il permesso, sono come un un velo di respiro. Ti travolgono delicatamente entrano nel cuore. E poi non puoi più farci niente, perché si fondono tra cuore e anima, per non cancellarsi più. Le emozioni.
Il cervello entra in azioneper legittima difesa.Riesce a razionalizzare,rielaborare, eventi che altrimentisarebbero insopportabili.Rimane l’emotivitàda gestire, la parte più nobiledell’anima.Non temerla,lasciala defluire e fluire,come fosse un’onda del mare.Rigurgita il tuo dolore,grida la tua impotenza,davanti alle circostanze,non dipendono da te,sono imprevedibili,quindi non controllabili.Non giudicarti,non vergognarti,sii indulgente con te stesso.Libera la vulnerabilità,essa, risiede in ognuno di noi,ciò non significa sintomo di debolezza.
Navigatori solitari, costruiamo corazze attraverso le parole, per mascherare le nostre fragilità.
Ho un sapore strano sulla lingua, come di un desiderio che tarda e sfuma, come di un’emozione andata a male, come di un sogno scaduto e parole con le quali ci si vorrebbe riempire le orecchie e la beffa di una sordità improvvisa.