Edvania Paes – Stati d’Animo
Per chi sa volare con l’immaginazione. Le ali non servono.
Per chi sa volare con l’immaginazione. Le ali non servono.
È la distrazione che temo, ci hai mai pensato? La gente osserva un sorriso e crede tu sia felice, ascolta un silenzio e crede che tu non abbia nulla da dire, ti calpesta il futuro e crede sia sufficiente chiedere scusa. Ed io sono perfettamente nel mezzo, tra la loro cecità d’animo e la paura di non esser visto.
Non serve forzare la serratura. La chiave giusta c’è sempre. A volte serve solo una buona dose di pazienza ed un pizzico di quella voglia un po’ pazza che ci spinge a voler entrare a tutti i costi in un determinato cuore. Non c’è nulla di più irresistibile della bramosia che ci spinge a voler vedere cosa cela lo “scrigno” dell’altro.
La lenta agonia d’attesa è snervante, frustrante, il dubbio padroneggia nella mia attenta mente, il brivido di paura calpesta il mio corpo che aspetta la tanta attesa agonia di ciò che ho amato e mai vissuto sino alla fine.
Non si può seguitare a farsi mancare una persona. A volte è necessario fermarsi, riavvolgere il nastro e domandarsi quanto valga la pena perdere la dignità per qualcuno che non muove un passo verso di noi.
I colori sono gli occhi che guardano l’azzurro del cielo, sono le mani che accarezzano i fiori e si sporcano dei loro petali, sono le lacrime di un bimbo che specchia la luce del sole, sono il volo di un gabbiano e la spuma di un’onda che tingono di candore il mare. I colori sono l’espressione di un’anima che prega e dipinge arcobaleni dopo la pioggia del dolore.
Io non odio persona alcuna, ma vi sono uomini ch’io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.