Ade Becci – Stati d’Animo
C’è molta intimità nei miei silenzi.
C’è molta intimità nei miei silenzi.
La poesia di uno sguardo sta in quante volte gli occhi si incontrano e si abbassano, timidi, scorgendo uno spiraglio di luce quando non sopporti più nulla.
Sarebbe potuto piacere a molti, sarebbe potuto non piacere a nessuno, avresti potuto continuare a fermarti, a fermarti per pensare a una soluzione, ma se un giorno saresti arrivato a destinazione, cosa ne avresti fatto della soluzione per il quale ti sei fermato tanto a pensare? Dovevi correre davanti alle lunghe valli che incontravi e quando giungevi davanti ad ogni stazione fermarti, fermarti per aspettare il tuo turno, ci sarebbe stato un treno anche per te, e lo sapevi.
Ho gli occhi pieni di sogni, e il cuore che “traballa” di paura quando sono felice. Non è pazzia, ma fottuta paura di rimanerci male ancora una volta.
Se incontri un cuore indurito possono essere due le motivazioni: o ha sofferto moltissimo nella sua vita o non ha sofferto abbastanza.
Provai a registrare il silenzio, per poi riascoltarlo alla massima amplificazione, sperando che potesse sovrastare una musica ormai lontana.
L’importante per me non è piacere, né essere accettata. È stare bene con me stessa perché con me ci passerò tutta la vita.