Charles Bukowski – Stati d’Animo
Da lontano le cose mi piacciono sempre.
Da lontano le cose mi piacciono sempre.
È che per me contano le cose semplici. Che poi son le più vere. Contano i gesti del cuore, le parole sussurrate. Non conta urlare ad una persona che vuoi lei stia bene, non conta spifferarlo l’amore. L’amore conta se resta inattaccabile fra le nostre mani, dentro i nostri gesti silenziosi e in quei raggi che al mattino fanno a gara, per entrare nella nostra di finestra.
Gocce di pioggia bagnano il mio universo. Lacrime d’acqua dolce nutrono la natura arsa, prosciugata da raggi solari. La mia pelle respira l’umido insieme con i fiori assetati e, come loro, si protende verso il cielo nell’attesa d’abbraccio solare. Perché la mia pelle sa che le nuvole grigie nulla possono contro la corsa del carro del sole e già si tinge d’azzurro.
E poi, d’un tratto, sei davanti ad una goccia di rugiada, e ti ritrovi che stai dicendo addio sei pronta a ricominciare, un nuovo cammino, quasi d’incanto davanti a quella goccia di rugiada la guardi e sorridi e pensi ad alta voce, infondo in una goccia di rugiada esiste l’infinito!
La sua mente era la mia stanza segreta.
Per alcuni la solitudine è una scelta, per altri una scoperta, per alcuni, forse, è piuttosto l’assenza di qualcosa che meriti d’accompagnarli.
Mi si deve far leva dentro, non pressione fuori.