Charles Bukowski – Stati d’Animo
Da lontano le cose mi piacciono sempre.
Da lontano le cose mi piacciono sempre.
Da che parte guardano gli alberi? Lì è il mio sguardo.
Mi amava. Balle. La paura di rimanere solo l’ha portato dritto alla tua vagina.
E smettiamola con quest’animo da crocerossina che poi le piaghe le ritroviamo sulla nostra di pelle e sul nostro di cuore. Senza nessuno che ci pensi. Piantiamola col credere che le persone cambino. Di certo non migliorano come il vino, si rivelano per ciò che son sempre state. E non sarà, spesso, una bella sorpresa. Piantiamo un geranio in giuardino piuttosto. Darà più soddisfazione. Smettiamola col credere che certe azioni sono fatte con l’intento di attirarci. Chi ti ferisce non ti vuol mica bene, figurati se ti ama. E basta perdonare, a quello ci pensano i preti nelle confessioni. Bisogna alzare i tacchi ed andarse, ritrovare dignità propria e sorrisi. Non urlatelo l’addio. Risparmiate fiato per voi stesse. Almeno una volta.
Sono un tipo antisociale, non ho voglia di far niente,sulle scatole mi sta tutta la gente.In un’isola deserta voglio andare ad abitaree nessuno mi potrà più disturbare.
Si sono persi quei piccoli dettagli che rendevano unico un corteggiamento, che rendeva indimenticabile l’attimo.
Tu mi hai deluso, hai lacerato l’ultimo brandello di speranza che avevo nel cuore, hai strappato le mie lacrime dagli occhi; soffrirò ancora per un po’ lo so, poi però, quando sarà il momento risorgerò dalle ceneri della mia stessa delusione, più forte di prima, pronta a riconquistarmi tutta la felicità che merito.