Edvania Paes – Stati d’Animo
Come si fa a trovare piacere nel cogliere un fiore per poi buttarlo nella spazzatura? E peggio, starsene attaccato al bidone per vederlo perire.
Come si fa a trovare piacere nel cogliere un fiore per poi buttarlo nella spazzatura? E peggio, starsene attaccato al bidone per vederlo perire.
Andassero a fanculo tutti i falsi ipocriti del cavolo! Tutte quelle che ci credono di averla d’oro! Tutti quelli che credono che non possiamo fare a meno di loro! Tutti coloro che ci hanno fatto male e che credono che a loro non toccherà mai! Fanculo! Fanculo perché non siete nessuno state al pari mio e di molti altri e se non dico che state tre passi indietro è solo perché non voglio esagerare con le parole. Del resto le parole le lascio a voi quelli come me amano i fatti!
È un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.
Vedeva che loro, in quella sala piena di gente, si sentivano soli.
Chi ha la primavera nell’anima, dentro il suo cuore vive l’elisir della eterna giovinezza.
Se sai rendere la solitudine costruttiva, non saprai più cosa significa.
Ma come facevo a non amare gli uomini, questi uomini sempre maltrattati, sempre insultati, sempre crocifissi, ma come facevo a dire che è tutto inutile e a cosa serve nascere a cosa serve morire? Serve ad essere uomini anziché alberi o pesci, serve a cercare il giusto, perché il giusto esiste, se non esiste bisogna farlo esistere, e allora l’importante non è morire, è morire dalla parte giusta, e io muoio dalla parte giusta.