Andrea Puccio – Stati d’Animo
Non mi piace creare rapporti “virtuali” perché ho sempre bisogno di occhi, di braccia, di carne e odori.
Non mi piace creare rapporti “virtuali” perché ho sempre bisogno di occhi, di braccia, di carne e odori.
È stupore quel percepire intimamente il vero senso della meraviglia del mondo non lasciandosi tentare dall’abitudine a guardare alle cose non vedendo. Per sentire ciò che i nostri occhi vedono dobbiamo avere il coraggio di esporci in nudità e trasparenza. Nasce il dialogo con il mondo quando accogliamo dentro di noi la sua essenza come parte di noi e diventiamo parte del mondo.
Il Dolore obbliga a sfoggiare vedute diverse, donando al contempo un nuovo affaccio sul mondo…
Dopo. Le fregature intendo. Arrivano sempre dopo. Dopo i legami quelli che sembrano ben saldi e invece non lo sono; dopo una forte litigata capisci l’importanza di una persona e poi la perdi. Ma è anche vero che solo “dopo” capisci tante cose. Capisci come sono le persone, capisci quello che hai dato e quello che ti hanno dato. È vero che dopo arrivano le delusioni ma è anche vero che solo “dopo” arrivano le cose belle della vita. Dopo la tempesta uscirà sempre il sole.
Non sentirti schiavo del tempo, lui trascorre, anzi corre anche senza di te.
Feriscimi! Se ti aiuta a stare meglio, feriscimi. Quando non si ha forza e maturità per ammettere le proprie colpe, i propri limiti si finisce per accusare gli altri. Si finisce per auto convincersi che non è nostra la colpa di un fallimento, di una cosa che si spezza, di qualcuno che se ne è andato. Feriscimi, ma non cambia il fatto che io saprò ancora camminare forte, decisa e sicura di me e tu resterai solo in compagnia delle tue paure e dei tuoi limiti.
Non amo le competizioni! Non amo sentirmi migliore di un altro! Vivo la vita per migliorarmi e migliorare il tenore dei miei giorni. Forse, sono in competizione perenne con me stessa, questo lo ammetto. Ma mi piace sfidarmi ogni giorno, mentre rincorro la felicità. Ogni giorno lotto con la paura di non farcela, di non sapermi rialzare, lotto con la paura di diventare superficiale e banale mentre rinnego l’egoismo di questa società. Ho capito che devo oltrepassare i miei limiti senza rinunzie, abbracciando il concetto dell’imperfezione, perché solo così accettando ciò che sono, vivrò serenamente nella mia unicità ineguagliabile!