Ernesto Masiello – Stati d’Animo
Una strana sensazione mi lacera la mente facendomi venire la pelle d’oca, mentre la luce nei miei occhi si spegne le tenebre avvolgono il mio cuore.
Una strana sensazione mi lacera la mente facendomi venire la pelle d’oca, mentre la luce nei miei occhi si spegne le tenebre avvolgono il mio cuore.
Quante volte mi son pentito di non essere riuscito a donare la parte bella di me. Quante volte ho cercato di donare quello che sento nel cuore mio. Ho dato tanto di me e ancor ho da donare, mentre c’è chi mi dice d’essere speciale, ma di speciale c’è solo quello che riservo ancor nel mio cuore.
Non sono un grande acquisto io, rovino sempre tutto ciò in cui mi impegno. È chi mi ha avuto, mi ha sempre rispedito dietro come merce difettosa…
Mi piacerebbe pensare che il male sia uno scherzo e che il bene ne sia il sorriso.
Ogni giorno incontro mille occhi. Occhi diversi. Ognuno racconta la propria storia. Ognuno racchiude in se quei ricordi, tristi o vuoti, gioiosi e frizzanti, di quelle spesso fragilità umane chiamate emozioni. C’è chi preferisce un contatto emotivo il più intenso e coinvolgente e chi solamente un contatto fisico il più scarno e freddo ma a volte il più apprezzato. Le emozioni per quanto a volte ci rendono fragili sono quelle che ci fanno assaporare spesso un emozione forte che è la paura, ed è proprio di fronte a questa paura che noi fuggiamo per non essere o sembrare fragili!
E poi mi amo, mi amo così come sono. Mi amo quando mi intestardisco in qualcosa che non è possibile. Mi amo quando poi ci sbatto il muso e mi faccio male. Mi amo quando mando a quel paese chi secondo me non merita nulla. Mi amo in ogni lato, dal più bello al peggiore. Mi amo perché in ogni minima sfaccettatura di me sono sempre io, sempre e soltanto io! Mi amo perché sono vera, testarda e non mi lascio intimorire dalla vita, dal destino e da questa ruota di merda che gira gira, ma non gira mai per il verso giusto!
Nell’inflessibilità nascono le forti convinzioni, allora bisogna provare prendersi in giro, ritornare indietro, molto indietro e a considerare ogni prova come un gioco tutto ancora da giocare.