Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Quanta somiglianza intercorre e si frappone tra immensità e miseria. Quando stringi il tutto ed il tutto si tramuta in acqua e cade a terra fango.
Quanta somiglianza intercorre e si frappone tra immensità e miseria. Quando stringi il tutto ed il tutto si tramuta in acqua e cade a terra fango.
E mi chiedo se si possa passare tutto questo tempo a mendicare, spiluccare, vagabondare ed indietreggiare. Ti vedo da lontano con la mano ritratta, il sorriso smorzato, di tre quarti per evitare il mio sguardo, silenzioso per glissare su ogni mia parola. Con te mi sento sottosopra, faccio tutto il contrario di tutto perché ho trovato quest’equazione semplice che pensavo fosse un modo di risolvere il peso dell’indifferenza, in realtà, di pesi ne prendo due sopra alle spalle, quello tuo per l’incomprensibilità di fondo che mi fa dare di matto e quello mio per il senso di inettitudine che, talvolta, mi pervade come impotenza crescente.
Ho calcolato col pallottoliere tutte le ansie che in un giorno riempiono il bicchiere fino all’orlo ma poi la bocca le beve.
Io non sono arrabbiata, semplicemente, se la rabbia fosse fatta di carne ed ossa, la massacrerei!
E poi dicono che uno sbaglia a lamentarsi dei servizi pubblici. È da quando ero bambino che aspetto il treno della felicità.
L’uomo vuole sempre sperare.Anche quando è convinto di essere disperato.
Molto meglio la dolcezza, ti lascia un sapore in bocca, il desiderio di voler gustare ancora, un gelato, un tramonto, un abbraccio.