Alessandro D’Avenia – Stati d’Animo
Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell’essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.
Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell’essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.
Tutti coloro che conquisteranno la gioia dovranno dividerla. La felicità è nata gemella.
Stare male di chi se ne frega di me? Col cavolo! Piangere per chi mi lascia qua per divertirsi e se ne frega di come sto? Fossi matta/o! Rincorrere chi non ha voglia di farsi prendere? Manco se mi pagano! Cercare chi non ha tempo per farsi sentire? Nemmeno a parlarne! Insensibili? No solo buoni che hanno smesso di essere fessi!
Per colmare un vuoto devi inserire ciò che l’ha causato. Se lo riempi con altro, ancora di più spalancherà le fauci. Non si chiude un abisso con l’aria…
Sconfinati orizzonti, sconfinati amori, sconfinate solitudini, sconfinati dolori, sconfinate felicità. Tutto al di là dei miei confini è sconfinato.
Sentirmi protetta da te, sentirti vicino, accorto, sentirti mio, si il mio uomo, il mio amore.
Hanno sorrisi stampati sulla faccia, come a dimostrare felicità e serenità perenni. Ma non è necessario dimostrare niente. O si è felici o si è infelici. O si alterna felicità ad infelicità. Come tutti gli esseri umani il sorriso finto non convince, il sorriso finto non è convincente, neanche per voi stessi. Siate umani non fate i super eroi che poi, questi super eroi, neanche esistono.