Virginia Woolf – Stati d’Animo
L’aspetto individuale, ciò che ci rende riconoscibili, in verità è un fatto puerile. Al di sotto, tutto è buio, deformato, insondabilmente profondo; ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.
L’aspetto individuale, ciò che ci rende riconoscibili, in verità è un fatto puerile. Al di sotto, tutto è buio, deformato, insondabilmente profondo; ogni tanto riaffioriamo in superficie, e così veniamo riconosciuti.
Ogni sguardo è un “mi manchi”, “ho bisogno di te”, “stringimi”, “ci sono”, abbracciami” di qualcuno. Detti in silenzio.
Gli occhi difficilmente riescono a nascondere ciò che abbiamo dentro, solo un attento lettore potrà capirne il suo contenuto.
Per alcuni ci vuole la terza età per diventare uomini, per altri non basta una vita intera per diventare umani!
Le ferite dell’anima possono essere rimarginate, basta avere un medicamento miracoloso, la propria autostima. Io l’ho provato, e credetemi funziona!
Il suo sguardo sembrava sfumarsi nel nulla, come dopo i compleanni quando tutti vanno via, e tu da solo devi buttar via i resti… Così sembrava lui: una tovaglia macchiata di panna, una trombetta sfinita dal suono, un palloncino fatto a pezzi sparsi per terra, un ammasso di polvere e briciole che tutti formano piano piano… Nei suoi occhi vedevo solo una festa finita.
Quell’inferno e quell’inquietudine sono parte di me. Non puoi entrar nella mia indomabile Anima se ami la noiosa quiete del paradiso.