Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Le notti di dicembre sono magiche. Ogni notte sembra quella di Natale.
Le notti di dicembre sono magiche. Ogni notte sembra quella di Natale.
Il depresso non ha né speranza né interessi; allo spirare del giorno in corso non pensa nemmeno al successivo.
Allora vorresti alzarti, uscire e sederti in mezzo al prato insieme al grande cane bianco, uno accanto all’altro perché allora non ti sentiresti più sola. Ci sarebbe solo silenzio sotto l’immenso cielo stellato e anche se non sai dove sei, sotto quel cielo, riconosceresti casa tua e ritroveresti quanto meno chi sei tu. Qualcuno tra le stelle si perde ma qualcuno, ogni tanto, si ritrova.
L’unica certezza che mi rende forte è sapere di non averne!
L’amicizia ha un valore indissolubile e indivisibile, poiché grazie a lei che sconfiggi la solitudine.
Eravamo roccia, che non si sgretolava nemmeno sotto la peggiore tempesta. Oggi siamo foglie trasportate dal vento del momento. In balia di quel tifone chiamato “Falsità”. Eravamo persone, oggi spesso siamo solo qualcosa da usare, un pensiero o una necessità del momento. Restare roccia in questi casi a lungo andare è impossibile. Ecco che si diventa roccia “apparente” fuori e fragili foglie in balia delle paure dentro.
Solitudine e dolore non sempre portano ad un risultato negativo, anzi, ti costringono ad utilizzare quella straordinaria forza interiore che hai sempre posseduto, ma che non hai mai avuto bisogno di tirar fuori.