Monica Cannatella – Stati d’Animo
Chi sono io? Una spettatrice silenziosa in un mondo oramai troppo pieno di protagoniste.
Chi sono io? Una spettatrice silenziosa in un mondo oramai troppo pieno di protagoniste.
Amo il mattutino avvolgente fresco, delle soffici coperte sulla pelle. Amo, i penetranti raggi del sole, riscaldare il mio viso. Amo, ammirare maestose, piccole, infinite bellezze, contornate dell’intenso e soave profumo primaverile. Amo ascoltare il trillo festoso degli usignoli che mi delizia l’animo di giorno in giorno. Tutto questo è una sensazione di estremo, piacevole benessere, che pochi hanno il privilegio di gustare appieno. Grato sono all’Iddio onnipotente di avermi donato la possibilità di vivere e di beneficiare di tanta magnificenza.
Non essere una comune penna tra le mani di chi non sa scrivere poesie, sii una matita che si consuma quando disegnano i fiori, il mare, il cielo e devono temperarti per continuare a riempire i fogli di vita, devono fermarsi a guardarti se hai ancora anima dentro il tuo ruvido guscio.
Era lì seduto e pensava. Pensava che erano i suoi ultimi pensieri. E a chi poteva o doveva dedicarli. Sentiva la sua faccia e il vento e la terra. Sorrise. Uno sbuffo dalle sue labbra spazzò via un minuscolo insetto dalle catene… ecco, le catene gli facevano paura. Qualche lacrima, per prendere un po’ di tempo? Si buttò come fosse stato, all’improvviso, spintonato. Fine.
La sensibilità è il vestito dell’anima, con cui ella manifesta la luce dei valori profondi.
E voltandosi guardò il cancello. Nulla gli apparteneva di quel luogo e non aveva memoria alcuna di un legame con quelle mura. Gli occhi, sempre a cercare un altrove, come la sua carcassa stanca; di quel corpo che aveva seduto e camminato ovunque; e ovunque era ricordo. Ma non lì. Lì non vi era ricordo perché non vi era mai stata pace.La libertà è questo. La leggerezza dell’anima nel guardare un cancello, una casa, un letto, e non sentirsi disturbati.
Certe emozioni non hanno via di fuga, bisogna tenerle al sicuro dentro noi, spiegarle a voce impossibile! Perderebbero il senso.