Adamo Lanna – Stati d’Animo
Le persone che piangono di felicità sono quelle che nell’infelicità hanno a lungo dovuto sorridere.
Le persone che piangono di felicità sono quelle che nell’infelicità hanno a lungo dovuto sorridere.
Mi chiusi in me e gettai la chiave in un pantano di solitudine. Puoi vederli ancora i graffi delle mie unghie, consumate sulla porta del tempo. Una notte, senza il calore di un perché, respirai il coraggio della fuga, soprattutto da me stesso.
Mancanza. Una malattia che solo le tue labbra posson guarire.
A volte capita che la tristezza ti accarezzi senza un motivo, di sentirti importante per qualcuno che importante non è, di vedere il tramonto dentro l’alba, di fissare vecchi oggetti per farti ritornare il sorriso, di non capire se sei stato davvero tu a sbagliare e quindi devi solo stare ad aspettare, di ritrovarsi a guardare dentro se stessi e rinunciare a capirsi.
Ho il brutto vizio di ferire me stessa prima di ferire gli altri. Di tutelare chi amo a costo di ferirmi non una ma mille volte. Ho l’abitudine di mettermi nei panni altrui prima di fare delle scelte. Se questa è una colpa va bene. Se questo è sbagliato va bene. Però questa sono io e questa è la sacrosanta verità.
Domani è un altro giorno. Io spero semplicemente in una giornata migliore di quella appena trascorsa.
Forse “pensavo” anche noi adulti abbiamo bisogno di una favola in cui credere, per addormentarci senza pensieri negativi per la mente.