Michele Gentile – Stati d’Animo
Io, che non conosco inverni e giaccio in bilico tra l’eternità ed un rintocco di campane, sono e sarò croce o pace, il Tempo giusto, magnifico rapace.
Io, che non conosco inverni e giaccio in bilico tra l’eternità ed un rintocco di campane, sono e sarò croce o pace, il Tempo giusto, magnifico rapace.
A volte il sorriso non cancella le lacrime, le nasconde.
Bramiamo l’ignoto eppure seguiamo sempre le regole, perché è più semplice camminare su un sentiero già battuto che avventurarsi su un percorso sconosciuto e forse pieno di insidie.
Insomma, avevo deciso di iniziare a rovistare nell’immondizia del mio presente, invece di morire di fame in ricordo del mio passato.
Vorrei non essere cemento come sono adesso, per lasciare da parte l’orgoglio che mi divora, la possessione che mi ossessiona e i pensieri rivolti a un nulla che non mi appartiene.
A volte persino i mostri del passato sono più vicini di tante persone che ci siedono accanto e nemmeno si accorgono del nostro stato d’animo.
Per me la libertà è volare, ma con la possibilità di lasciarsi cadere.