Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Una volta alzati, la giornata ci presenta subito il più arduo dei suoi doveri: svegliarci.
Una volta alzati, la giornata ci presenta subito il più arduo dei suoi doveri: svegliarci.
Gli istanti sorelle minori dei minuti,figlie trascurate dell’ora,nipotine lontane del giorno;Hanno occhi umidi e tristi,orecchie speranzose e attentenotale e le farai contente.
L’inatteso mette alla prova il mio buonsenso, mentre l’abitudine rimane in balia del nulla.
Di notte anche un pensiero è rumore, anche un’emozione è frastuono. E un ricordo diventa assordante.
Guardo il mio passato e vedo il mio presente e mi rendo conto che di strada ne ho fatta, di cose ne ho imparate e capite. Questo mi spinge a non aver timore del mio futuro. Io so che sono in grado di costruirmelo e di affrontare ciò che mi presenterà davanti.
Mi giro verso la finestra, chiusa e riflessa nel vetro riesco a vedere la mia immagine. Guardo oltre. Il vento sta muovendo bruscamente i rami degli alberi. Non hanno più nemmeno una foglia indosso, ma presto si rivestiranno di nuova vita. Intanto mi permettono di guardare alle loro spalle, ancora più lontano. Riesco a scorgere i lineamenti delle colline e delle luci a fondo valle. Con l’avanzare dell’oscurità si fanno sempre più brillanti, affermando insistentemente la loro presenza, quasi a voler fare a gara con le stelle. La prima si è già affacciata sul nostro cielo e come me sta ammirando una sera di inizio primavera, dove la brezza porta con sé l’odore della voglia di rinascere e ricominciare.
Seduto con una bottiglia alla macchina da scrivere non è la via più semplice per scampare al terrore. Ho sognato per una vita di diventare scrittore e adesso i demoni sono su di me. Scrivere eleva i sentimenti a tale livello che siamo alla mercè di tutti gli avvenimenti. Un filo d’erba diventa una spada; una storiella d’amore dilania le viscere. Con quei pochi che conosco fingo di essere un duro, ma non la do a bere a nessuno. Una delle poche cose che mi salva (ecco una banalità) è l’abilità di ridere ogni tanto. Senza quella andare avanti sarebbe impossibile.