Alexandre Cuissardes – Stati d’Animo
Voi che mi ascoltate avete famiglia ma io non ho nessuno, né moglie né figli, non mi interessa se mi ammazzano. Sarà per questo che i tanti che non meritano di vivere “tengono tutti famiglia”.
Voi che mi ascoltate avete famiglia ma io non ho nessuno, né moglie né figli, non mi interessa se mi ammazzano. Sarà per questo che i tanti che non meritano di vivere “tengono tutti famiglia”.
Quando ti rendi conto che le cose d’intorno te le hanno tolte ingiustamente gli altri, a toglierti di torno le persone ci pensi da te. Chiudi gli occhi ed esegui.
Tutte le volte che ho scelto di morire l’ho deciso io. Ecco perché sono vivo.
La mia personalità non cambia mai, a differenza di chi si svende solo per piacere alla folla.
Io per prima ho bisogno di me, di quei tacchi alti e quell’anima nuda.
Dentro una vasca, nuda, mi sembra di annegare, mi pare il mare salato, l’onda più alta che si getta e si squassa, tempesta e burrasca, la testa sbattuta sullo scoglio, il rosso si squaglia, e il cuore matto nuota, districa i folti capelli neri e viaggia dal mio Mediterraneo al tuo vicino Adriatico e ti raggiunge in sogno, sogno, mia scialuppa di salvataggio, a bordo pirati e demoni, ricordi e timori, l’ancora che arpiona il desiderio ed è sussulto che vibra fin giù nei fondali, bellezza degli abissi, forzieri celati e scheletri. È meglio tornare indietro, non ti si raggiunge, si muore nel cercarti. Nuoto senza sosta e tiro un sospiro dall’apnea dei ricordi, riemergendo da questa mia vasca-mare.
La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce e dove dunque l’estraneo siete voi.