Mariella Buscemi – Stati d’Animo
Respirare è saper gustare l’inaspettato, l’inaspettabile.
Respirare è saper gustare l’inaspettato, l’inaspettabile.
Alla fine di questo splendido viaggio che è la vita, potrò ritenermi soddisfatta e appagata. Perché anche se mi sarà capitato di aver impostato uno o due volte le coordinate sbagliate, ed essermi ritrovata così in porti tutt’altro che felici, avrò comunque sempre e solo seguito ciò che mi diceva il cuore. Esiste qualcosa di più meraviglioso del fare questo?
Camminare a testa alta e volgere lo sguardo all’orizzonte, perdersi in quell’infinito meraviglioso, il cielo e l’abisso profondo. Ascoltarsi e sentire dentro tormento e passione, l’aria che accarezza la pelle, invade l’anima e come un’onda travolge lasciando senza respiro. Il cuore o la ragione; il tempo, la risposta, ma l’attesa lacera.
L’intelletto è portato per sua natura a credere, e la volontà per sua natura ad amare; di modo che, in mancanza di oggetti veri, bisogna che si attacchino ai falsi.
È proprio vero che le parole se le porta via il vento. Quante ne ho sentite, quante ne ho subite, e alla fine sapete? Sono ancora qua. Senza niente.
Quel tuo sguardo un po’ malinconico,perso ad osservare l’orizzonte,rivela tutta la tua innocenza.L’inconsapevolezza di chi pensa al domani,con la leggerezza di un bambino…
Mi è sempre piaciuto il verbo sentire. Lui mi sentiva. Sentirlo addosso, con un abbraccio. Mi faceva sentire “bella”. Sentirmi importante, giusta. Sentirlo ridere e fermare il tempo. Sentire la sua voce sussurrarmi “resta, abbracciami”… Mi sentivo. Con lui mi sentivo e basta.