Pasquale Pirone – Stati d’Animo
Tutti guardiamo la stessa luna, ma per fortuna non tutti la guardiamo con gli stessi occhi.
Tutti guardiamo la stessa luna, ma per fortuna non tutti la guardiamo con gli stessi occhi.
Amo l’inverno. Posso mentire dicendo che tremo per il freddo, quando poi invece il freddo ce l’ho dentro.
Di occhi belli ne è pieno il mondo, è di occhi sinceri che scarseggia.
C’era finalmente nei tuoi occhi qualcosa di vero, di puro, di limpido. C’era qualcosa che splendeva e risplendeva come una stella. Qualcosa che avrebbe potuto donare la vita e dissetare un arido cuore. C’era una lacrima.
L’essere umano è un opera d’arte vivente, il suo corpo è meccanicamente perfetto. È straordinaria la funzionalità del suo organismo, tanto quanto il ragionamento e le idee che ne derivano. Ma ciò che è più spettacolare, è il modo in cui prova emozioni e sentimenti così vasti, così intensi, a volte così tanto contrastanti da far rabbrividire.
Se scrivo mi sento nel mio ambiente naturale, se parlo no. Non è che sia timido, è che spesso le parole restano prigioniere degli occhi in cui annego.
È da quel mio punto oscuro che nasce tutta la mia luce.
Amo l’inverno. Posso mentire dicendo che tremo per il freddo, quando poi invece il freddo ce l’ho dentro.
Di occhi belli ne è pieno il mondo, è di occhi sinceri che scarseggia.
C’era finalmente nei tuoi occhi qualcosa di vero, di puro, di limpido. C’era qualcosa che splendeva e risplendeva come una stella. Qualcosa che avrebbe potuto donare la vita e dissetare un arido cuore. C’era una lacrima.
L’essere umano è un opera d’arte vivente, il suo corpo è meccanicamente perfetto. È straordinaria la funzionalità del suo organismo, tanto quanto il ragionamento e le idee che ne derivano. Ma ciò che è più spettacolare, è il modo in cui prova emozioni e sentimenti così vasti, così intensi, a volte così tanto contrastanti da far rabbrividire.
Se scrivo mi sento nel mio ambiente naturale, se parlo no. Non è che sia timido, è che spesso le parole restano prigioniere degli occhi in cui annego.
È da quel mio punto oscuro che nasce tutta la mia luce.
Amo l’inverno. Posso mentire dicendo che tremo per il freddo, quando poi invece il freddo ce l’ho dentro.
Di occhi belli ne è pieno il mondo, è di occhi sinceri che scarseggia.
C’era finalmente nei tuoi occhi qualcosa di vero, di puro, di limpido. C’era qualcosa che splendeva e risplendeva come una stella. Qualcosa che avrebbe potuto donare la vita e dissetare un arido cuore. C’era una lacrima.
L’essere umano è un opera d’arte vivente, il suo corpo è meccanicamente perfetto. È straordinaria la funzionalità del suo organismo, tanto quanto il ragionamento e le idee che ne derivano. Ma ciò che è più spettacolare, è il modo in cui prova emozioni e sentimenti così vasti, così intensi, a volte così tanto contrastanti da far rabbrividire.
Se scrivo mi sento nel mio ambiente naturale, se parlo no. Non è che sia timido, è che spesso le parole restano prigioniere degli occhi in cui annego.
È da quel mio punto oscuro che nasce tutta la mia luce.