Jasmina Nunziata – Stati d’Animo
Ti è mai capitato di guardare il vuoto, e in quel vuoto ti accorgi che c’è dentro tutto?
Ti è mai capitato di guardare il vuoto, e in quel vuoto ti accorgi che c’è dentro tutto?
A volte, sai, ti cerco mia solitudine, cara e insperabile solitudine.Vedo quello che vorrei e sopraggiunge puntuale il desiderio di fuggire da te.
Certi cuori sanguinano, silenti, stretti e rinchiusi tre la morsa di una spessa corazza. Non li puoi ne vedere, ne toccare, puoi solo percepirli. Ascoltali. Il loro battito è differente.
Potrei far durare il mio falò per un lungo tempo, se solo avessi tutti i soldi del mondo.
È già Mattina, il sole illumina il mio viso sorridente grazie a te, i miei occhi felici perché tu ci sei, perché tu sei prima cosa bella che visto.
Dolci momenti di depressione, oscuri oblii, momenti che non c’è respiro o brezza d amore ma soltanto compassione per te stesso. Più cerchi di superarli più rimani intrappolato in questa ragnatela immaginaria dove tu sei predatore di te stesso. Non so cosa fare, non so dove andare, come reagire, come guarire. Mummificato davanti questi stati emozionali, congelamento dell’anima rinchiusa in una bottiglia e gettata in mare, poi esso con la sua schiuma me la restituisce ma nella bottiglia non c’è la mia anima ma c’è un biglietto con su scritto: che ti piaccia o no la tua parte divina è dentro di te e non può essere ne imbottigliata ne intrappolata, ascoltala, porta luce a questi momenti confusionali dell’essere, fatti prendere x mano e riprendi nuovamente a scorrere…
Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne.