Francisco Junior Bautista – Stati d’Animo
E mi domando come posso fare a chiamare passato, ciò che è ancora presente.
E mi domando come posso fare a chiamare passato, ciò che è ancora presente.
Il perdono lo concedo a chi sbaglia senza volerlo. Non dimentico i torti ricevuti soprattutto se voluti! Credo in una sola giustizia ed è quella che la mia coscienza mi prospetta!
Respiro solitudine, vago tra la folla per raccontarla.
La verità è che non me ne importa niente delle delusioni, del dolore che ho provato. Non mi interessano le lacrime versate, ne i momenti di rabbia che ho dovuto tenermi dentro. Non ha importanza il tempo, le ore spese per chi poco meritava. Conta che io ce l’abbia sempre fatta! Conta che io abbia potuto sempre voltarmi ed andarmene a testa alta. Come una vera guerriera che ha perso una battaglia, ma ha lottato con coraggio, onore, cuore e amore per una “persona” in cui credeva tantissimo!
La mia solitudine è l’unica a non tradirmi mai. Posso fare il giro del mondo che lei resta sempre li, nel suo angolino, succube ad aspettarmi. E ogni volta che torno da lei, mi riceve a braccia aperte e mi conforta.
La persona inerme (quasi inerte) è colei che non fa niente per rialzarsi, e nei suoi comportamenti, involontariamente ma consciamente, fa del male alle persone che gli vogliono bene.
Soffermati con umiltà anche dinanzi ad una goccia di rugiada che brilla su un filo d’erba, perché potresti riuscire a vedervi l’arcobaleno.