Davide Capelli – Stati d’Animo
Di notte non dormo perché devo lottare col mio cervello, di giorno non dormo perché devo lottare contro i cervelli degli altri.
Di notte non dormo perché devo lottare col mio cervello, di giorno non dormo perché devo lottare contro i cervelli degli altri.
Scrivi sempre quello che senti e fai in modo che quando scrivi di ricordare che è il libro della tua vita. Se qualcuno vuole leggerlo faccia attenzione a come lo si tocca, perché quel libro si chiama cuore, un cuore di un essere vivente.
Lo nascondi, cerchi di non sentire quello che ti vuol dire. Molte volte il non parlare è l’unica scelta che hai quando ti ritrovi ad essere un spettatore. Come puoi aprire il tuo cuore quando sai che lui ha fatto già la sua scelta? Ti ritrovi a scrivere quelle maledette lettere che lui non leggerà mai, quei fogli segnati da lacrime silenziose, parole che si susseguono una dopo l’altra, nascoste in quel cassetto della tua mente, dove andrai a rileggerle solo tu, sapendo che il tuo tacere è stata la scelta più giusta per la felicità sua. A volte il non dire, non è la strada più facile ma la più difficile da intraprendere.
Tra amore e odio c’è una linea talmente sottile che ci vuole un attimo per invertire il sentimento.
Ora sono costretta a rimanere ferma e silenziosa; per quanto corra non arrivo da nessuna parte, se grido nessuno mi sente. Ho passato tutta la vita a remare contro corrente; sono stanca, voglio girarmi, abbandonare i remi e lasciare che la corrente mi trasporti dolcemente fino al mare.
Confusione, con-fusione, mi fondo in me per ritrovare te. Eco molle, risonanza emozionale. Babele di sapori, bolgia di odori, zibaldone di ricordi, mescolanza di me e di te, nuova miscela. Fusa con la carne, confusa con i pensieri, stritolata dalle ossa, le parole e le promesse, uccisa e dimenticata. Sono confusa, mi confondo, anonima, tra la folla.
Io, aguzzina di me stessa. Io sono il mio carnefice. Ti ho consegnato le armi che mi possono ferire, senza non potresti farmi nulla. E consapevole, so, che l’unica persona che mi può distruggere sono solo io.