Johann Christoph Friedrich von Schiller – Stati d’Animo
Spesso penso a quante cose avrei da raccontarti, e riesco a esprimere così poco perchè sono vissuto quasi sempre da solo.
Spesso penso a quante cose avrei da raccontarti, e riesco a esprimere così poco perchè sono vissuto quasi sempre da solo.
Se sei felice non gridare troppo: la tristezza ha il sonno leggero.
Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni, perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico.
Perché la ferita più grande per un cuore innamorato è assistere con furiosamente serena rassegnazione alla prova evidente che la sua felicità ha un nome diverso dal tuo… un nome che sa tanto di bugia.
È difficile dimenticare, difficile perdonare, difficile credere ancora all’amore. Difficile, ma non impossibile. Basta rinascere in un nuovo giorno, dove la pioggia non bagnerà più il viso, dove, quando alzerai gli occhi al cielo, l’unica cosa che vedremmo sarà solo la profondità dei nostri occhi che finalmente si ritroveranno.
Sono il disperato, la voce senza eco… colui che tutto ebbe, colui che tutto perse.
La serenità è una strada molto lunga e anche molto difficile da percorrere.