Davide Capelli – Stati d’Animo
Un giorno decisi che avrei fatto lo scrittore… poi stappai una birra e mandai il mondo affanculo!
Un giorno decisi che avrei fatto lo scrittore… poi stappai una birra e mandai il mondo affanculo!
Chissà come ci vedrebbero le cose se avessero una coscienza. Forse si meraviglierebbero di quanto tempo sprechiamo nel tentativo di possederle, senza accorgerci che più cose abbiamo e più cose abbiamo da perdere.
La gente che “usa” il cuore la riconosci dalla semplicità dei gesti, dai sorrisi sinceri e dall’anima profonda.
E dopo la fine, c’è il nulla.
Cospargi il tuo essere di infinite emozioni, e poi sprigionale come polline al vento, affinché possano invadere gli animi altrui…
Vorrei portarti con me, nel mondo in cui non ci si perde, dove respiri quella serenità intima di una provata emozione. Perché non esiste tempo, che non abbia bisogno del silenzio, di una pura ricerca di se stessi… capendo. Questo è un lavoro lento di ricerca del proprio essere, ma ora non puoi essere in grado di percepirlo, perché deviata da parassiti dell’anima che turbano una quiete che sembrava congelata.
A volte sembra così difficile trovare un po’ di felicità e di serenità. Sembra impossibile anche sognarla. Devi difendere il tuo equilibrio emotivo continuamente. Restare in piedi è durissima, ma per quelle come me è una sfida e quando vengono sfidate non mollano fin quando non hanno vinto.