Anna Ventimiglia – Stati d’Animo
Cosa ho indossato oggi?Oggi prima di uscire di casa ho indossato la felicità. Ma adesso l’ho tolta.
Cosa ho indossato oggi?Oggi prima di uscire di casa ho indossato la felicità. Ma adesso l’ho tolta.
Ho un carattere troppo debole per questa società.
Alla fine del giorno c’è sempre qualcosa che hai dimenticato di fare o qualcosa che hai dimenticato di dire. Soprattutto ci sono cose che avresti potuto fare meglio. Che poi, a rifletterci, tutto si può fare meglio. Per questo esiste il domani: per migliorare.
Per comprendere la Sofferenza… Bisogna prima esserne Vittima.
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono.
Solo chi arriverà alla vetta con le mani sporche, lacere e sanguinanti saprà vestirsi di umiltà nel raccontare un’emozione, tutti gli altri si vanteranno del panorama con chi vive in pianura.