Nello Maruca – Stati d’Animo
L’emigrato vive di pianto.
L’emigrato vive di pianto.
Ci sono parole, che possono ferirti e tagliarti l’anima, altre che possono accarezzarti il cuore. Ci sono silenzi di una intensità che nemmeno una vita intera, altri che sono pieni di gelo e dentro; ci puoi anche morire.
Come restano parole d’inchiostro sul foglio appena bruciato.
Sono un pazzo preda dell’illusione…
Non cerco più lavoro. E già questa è una bella notizia. Non cerco più l’amore… perché l’amore non si cerca. E questa è una grande conquista. Non cerco di capire cosa mi passa per la testa… tempo perso. Per il resto tutto ok!
Gli accessori dei quali non potrei fare a meno? Occhiali da sole, il mio sorriso più bello ed il mio cuore vintage. Un po’ di swing nelle vene, un block notes ed una penna.
Hai affrontato le tempeste e ne sei uscito vivo. Hai voltato le spalle a chi definivi “Indispensabile”. Hai ricostruito battiti, cuore e mente per ridare una forma dignitosa alla tua anima. Hai affrontato la morte “Interiore” con una classe e una dignità che in pochi hanno. Sei rimasto in piedi e a testa alta anche di fronte a chi ti stava colpendo a morte. Cosa può oggi, farti così tanta paura da non vivere il presente? Forse solo la consapevolezza di cosa sia il dolore, il dolore vero. Quel dolore che ti spacca in mille pezzi, quei pezzi che hai cercato invano di raccogliere e rimettere assieme. Ma grazie a te, alla tua forza oggi quei pezzi sono di nuovo tutti al loro posto. Tu stai bene, sei in piedi, sei forte e soprattutto sei una persona viva. Per tanto a cosa sarebbe servito “Amarti tanto e ritrovarti” se poi decidi di tenere tutto questo per te per paura che si sgretoli di nuovo?