Emanuela De Nicolo – Stati d’Animo
Guardando una stella nel cielo, mi sono accorta, che anche lei guardava me ed in quello sguardo ti ho ritrovato, mamma.
Guardando una stella nel cielo, mi sono accorta, che anche lei guardava me ed in quello sguardo ti ho ritrovato, mamma.
Il buio ha il potere di infiammare le tue paure o di emancipare le tue fantasie. Puoi dunque scegliere di esserne vittima predestinata o complice prediletto.
Ci frega l’approdo. Ci frega considerare “le cose” immutabili come se incorressimo nel rischio di mostrarci fragili, incoerenti, qualora volessimo virare ad ogni giro di boa. L’immagine del rischio è una pietra che cade a picco sul mare, imprevisto ed improvviso e lo scorrere della mutevolezza l’essenza mentale che aleggia sopra. Non mi piace il fisso. Non mi piace il “sempre uguale a se stesso” perché c’è chi se lo aspetta. La mia testa e le mie emozioni corrono troppo veloci perché possano essere aspettate e non c’è un essere talmente sprezzante da farsi venire l’affanno per starci dietro.
Non amo essere la “fotocopia” di nessuno se non la mia. Mi stimo talmente tanto che imitare qualcuno sarebbe un’offesa alla mia persona.
Un’occhiata è un parlare coi sensi.
Navighiamo sullo stesso mare, ma con rotte diverse. Anche i porti dove attraccano le nostre navi sono notevolmente distanti tra loro.
Potrei definire la mancanza di un affetto con una gaussiana. Dove in ascissa metterei il tempo e in ordinata la quantità della mancanza.