Lucia Gaianigo – Stati d’Animo
Una spalla su cui piangere equivale al miglior analgesico, per ogni tipo di dolore provocato da cocenti delusioni.
Una spalla su cui piangere equivale al miglior analgesico, per ogni tipo di dolore provocato da cocenti delusioni.
Siamo foglie secche nel vento di ottobre, petali di rosa appassita, polvere delle dune del deserto.
Sai perché amo me stessa? Perché non cado mai tanto in basso. Perché mi accetto con i miei limiti, pregi e difetti. Perché ciò che sono lo devo a me, solo a me. Perché mi amano? Perché la gente nota ciò che ho scritto sopra. Perché non amo apparire “per forza”. Perché sono me stessa. Perché lascio qualcosa di buono in ognuno di loro.
Avrei voluto nascere meno ingenua perché a volte vorrei ancora provare il piacere di esserlo.
Nella mia mansarda mi metto spesso davanti alla bocca dell’abbaino, solo per vedere le nuvole. Perché allora sento che sono ancora viva.
È così strano accorgersi che esistono i padroni del cuore, così com’è strano che crediamo di essere liberi quando siamo persino schiavi dei nostri stessi pensieri.
Sono nero come la notte ma lucente come una stella. Tutta la mia dannazione risiede in tutto questo contrasto universale!