Arcangelo Provitina – Stati d’Animo
Odio me stesso… Si dice che l’odio derivi dall’invidia, bhè allora cosa dovrei pensare? Invidio me stesso, ma mi odio… Non è un controsenso, oppure no?
Odio me stesso… Si dice che l’odio derivi dall’invidia, bhè allora cosa dovrei pensare? Invidio me stesso, ma mi odio… Non è un controsenso, oppure no?
Sopportare è l’anima oscura delle cose che permettiamo.
L’omerico Ulisse: come lui, mi ero rifugiato in una (provvisoria) sicurezza, potendo dire di essere Nessuno.
C’è molto di più in queste frasi che si leggono che in tante bocche che parlano.
Un giorno si piange e l’altro si ride. Nelle nostre albe dai facili entusiasmi e dalle tante ideologie e passioni, ma con l’avanzar del giorno quasi tutto cambia aspetto, anche gli orizzonti non sempre così cristallini, si affacciano tante nuvole che rendono il cielo più grigio e meno azzurro e pur non essendo troppo brutto ma comunque, si perde l’euforia e sembra che non solo le nuvole ma i problemi ci tirano giù. Ci sono dei momenti in cui la linea dell’orizzonte sparisce davanti ai nostri occhi, offuscati dalle tenebre e ci ritroviamo su una spiaggia deserta dove solo qualche granchietto, sperduto anche lui, sembra regalarci un attimo della sua attenzione per poi sparire dentro la sabbia. Eppure mi mi ritrovo a essere felice di essere viva, nonostante le batoste che ho preso, e che prenderò ancora nella mia esistenza. Posso dire che ho vissuto, e non rinnego nulla, perché si tratta in fondo della mia vita.
La frustrazione è figlia dell’impotenza, l’invidia ne è il culmine dell’espressione al di sopra della follia.
L’uomo da solo non può nulla, neanche lasciarsi accarezzare dalla solitudine.