Francesca Berretta – Stati d’Animo
Prima non mi piaceva lui, adesso non mi piaccio io.
Prima non mi piaceva lui, adesso non mi piaccio io.
Come resti di terra trascinati dalla china di pioggia pazza. Il pietrisco a graffiare la schiena. La sensazione d’umido penetrarmi lo scheletro. Il pungente odore di fango mi inonda le narici e mi cosparge. Ho gli occhi rivolti a terra. Combattere e sfidare questo maltempo. Navigare su di una barca di carta nella terraferma e poi disfarla e guarnirmi il cuore d’un origami che sappia di qualcosa che ti riguardi, che mi faccia lampo e mi riconduca a te; ne farò un totem da divinizzare.
Io penso che mai, delle persone che sono passate dalla mia vita, dimenticherò il compleanno. È il marchio della loro esistenza.
Sono una che condivide tutto, tranne lo spazzolino da denti!
Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica.
Quante cose si possano celare dietro un sospiro: Un pensiero triste o un pensiero bello, una speranza, un desiderio, una gioia per un pericolo scampato, l’aspettativa di vita migliore, il sogno del cuore.
A volte è cosi che vorrei stare, nascosta senza essere vista, per poter osservare il mondo che mi circonda.