Marco Mammino – Stati d’Animo
Il tempo è solo un’effimera stasi, un mediano tra il dire e il fare e per quest’ultimo… intervengono altri sensi.
Il tempo è solo un’effimera stasi, un mediano tra il dire e il fare e per quest’ultimo… intervengono altri sensi.
Ascolta il mio furore quando s’alza dal mare che tanto appaio in tempesta quanto sono più sfinita, pronta all’urlo dello squarcio, vicina alla rovina, allo sconquasso ed aspetto il vento che mi gonfi come s’io fossi vela, ma dallo strappo s’insinua disperdendo la sua forza.
Arrivi a sentire il cuore che non ti calza più, come un vecchio abito fuori moda e consunto, i cui strappi son stati ricuciti già troppe volte. Ma lo indossi lo stesso, che il cuore non si cambia, e l’anima nemmeno,anche se, riponendo male la fiducia, te la ritrovi poi sgualcita… e ci saran tanti strappi da cucire e pieghe da lisciare che te ne scorderai, altri ancora di cui non ti libererai mai.
A volte ti capita di avere un’occasione che, talmente è splendida, non te la sei mai sognata, e vi rinunci perché pensi di non essere all’altezza, perché le cose così belle capitano solo agli altri. poi ci ripensi e cogli il senso della tua esistenza.
Ti credevo diverso. Ti credevo sensibile, affabile ti credevo unico, ti credevo diverso dagli altri, ma ho capito che sei diverso da come ti credevo io.
Questa sera la mia testa è paragonabile alla metropolitana di una grande città, treni che vanno, treni che vengono, sono i miei pensieri. C’è tanta gente, tanta che mi sono perso. Mi sono perso tra tutte quelle persone, non riesco più a capire chi sono. Mi sono perso in quel via vai di treni che non riesco a scegliere quello giusto. Mi sono perso nella mia testa!
Osservo tutto, ma faccio finta che non veda, ascolto tutto, ma faccio finta che non senta, provo tutto, ma mi vesto di indifferenza. Vivo due mondi paralleli dentro e fuori di me e sono entrambi densamente popolati.