Irvine Welsh – Stati d’Animo
Ci son persone che certe fregature non hanno proprio modo di schivarle.
Ci son persone che certe fregature non hanno proprio modo di schivarle.
Se non ci fossero coglioni che giocano coi sentimenti sarebbe tutto più facile, certo. Non è che uno si sveglia la mattina e decide “toh, oggi mi illudo un po’, va!” La gente che si fa i film c’è, ovviamente. Ma la colpa è sempre del regista. Che da protagonista poi ci relega al ruolo di comparsa come se niente fosse.
Ho le ossa stanche a furia di ricomporre i pezzi delle mie delusioni. Ho gli occhi stanchi per il troppo tempo perso ad osservare sogni ormai sbiaditi. Ho il cuore stanco per aver amato forte e troppo a lungo persone che nemmeno se lo meritavano. Ho il sorriso stanco di chi ormai non si aspetta più niente, perché perfino quel poco che aveva le è stato tolto. Ho i pensieri stanchi a furia di ricordare un passato che non è più presente e mai potrà divenire futuro.
Venti giorni. Quasi venti giorni. Troppi per un’attesa, pochi per un addio.
L’angoscia è solo una lacrima che cade ai miei piedi, scivolando sui ricordi dell’altro ieri.
La vera solitudine è quella che ti lasciano addosso le persone che ti siedono accanto.
Ormai niente a più senso, solo la morte o la vita o il nulla ma finché quelle onde si alzano e ci distruggono tutto a senso anche se non lo ha.